Violenza di genere: Confcommercio “alza la voce”
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Terziario Donna ha lanciato una campagna social che coinvolge e mobilita l’intero sistema confederale.
“La vita delle donne è un valore. Difendiamola insieme A VOCE ALTA.” Questo è il messaggio della campagna social lanciata da Terziario Donna Confcommercio in occasione del 25 novembre, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. La campagna è stata diffusa sui canali social (Instagram, LinkedIn, Facebook) e sul sito web di Terziario Donna. Duecentocinquanta volti, tra uomini e donne di Confcommercio, hanno partecipato come testimonial, esprimendo il loro impegno attraverso una serie di mosaici fotografici in bianco e nero. Questi mosaici simboleggiano l’unità dell’intero sistema confederale nella lotta contro la violenza di genere. Per tutta la giornata del 25 novembre e nei giorni successivi, un grande stendardo di 6 metri per 2 con le immagini e lo slogan della campagna decorerà la sede centrale di Confcommercio, a Piazza Belli a Roma.
Lapini: “Conto la violenza sulle donne non si può rimanere in silenzio”
Presentando la campagna di terziario Donna, la presidente Anna Lapini ha sottolineato che “per quest’edizione della campagna, abbiamo voluto rappresentare, tutti insieme, le persone del sistema Confcommercio in un gesto simbolico che trasmette chiaramente la nostra volontà di alzare la voce. Non possiamo restare in silenzio quando si tratta di violenza contro le donne. Vogliamo essere vicini a quelle donne che, in molte parti del mondo, non hanno la possibilità di farsi ascoltare, e a quelle che subiscono in silenzio abusi psicologici, fisici, sessuali ed economici“.
“Questa campagna – ha proseguito Lapini – fa parte di una serie di iniziative concrete promosse da Terziario Donna Confcommercio, tra cui progetti di educazione finanziaria, empowerment femminile, la promozione delle materie STEM, iniziative di sostenibilità sociale come la certificazione di parità di genere e proposte di welfare che pongano la persona al centro. L’obiettivo è non solo sostenere l’imprenditoria femminile, ma anche abbattere il gender gap e gli stereotipi che alimentano la violenza di genere“.